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cm advisor smart cityAdattarsi o morire. Non usa troppi giri di parole il sito AdAge.com per raccontare quello che, dal suo punto di vista potrà essere l’atteggiamento che i marketers dovranno adottare per affrontare i nuovi e a volte imprevedibili sviluppi del mercato della pubblicità e della comunicazione nei prossimi dodici mesi. Davanti alla continua crescita nell’uso di software di ad blocking, sarà sempre più inevitabile puntare sui social network, spiega il sito, sottolineando come in particolare la diffusione di piattaforme di messaggistica one-to-one sarà sempre più uno stimolo per i brand per trovare un modo per essere sempre più presenti su di esse, anche se al momento non ci sono stati molti progressi in questa direzione.

 

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Ecco dunque riassunte le 5 tendenze social che i marketer non potranno ignorare:
1 – Il dominio delle app di messaggistica istantanea
Stando alle previsioni la crescita di WhatsApp and co. assumerà delle proporzioni sempre più notevoli, tanto che nel 2018 saranno usate da 3,6 miliardi di persone al mondo, il 25% in più rispetto agli utenti dei social. Il tutto mentre Facebook stessa ha notato una diminuzione del 20% delle attività degli utenti. La sfida dei marketers dunque sarà trovare un modo per adattare il proprio brand a queste nuove realtà, senza annoiare la propria audience. In Cina e Korea su Kakao Talk e WeChat già succedono queste interazioni, ma, si chiede il sito, i risultati saranno uguali anche tra gli utenti occidentali?
2 – Il ruolo di Snapchat, non un social, ma una tv
La chat usa e getta non deve essere considerata il nuovo Facebook o il nuovo Instagram, ma la nuova tv, sul quale quindi diventa necessario parlare con un linguaggio diverso e specifico.
3 – La conseguenze della diffusione degli ad block
Con l’uso di software di blocco che ha toccato il 48%, i brand sono costretti a spostare la loro attenzione sui social, con il native advertising, ripensando le loro strategie di comunicazione digital e al loro riposizionamento nei canali di acquisto.
4 – L’effetto ‘Hotel California’ cambierà le regole del gioco
AdAge, parlando di come i social stiano diventando sistemi chiusi dai quali diventa sempre più difficile uscire, parla di un effetto ‘Hotel California’. Per i brand diventa quindi indispensabile ottimizzare le loro scelte su questo fronte.
5 – Le complicazioni del social video
Una volta bastava postare un video su Youtube per poi ricondividero sui vari canali social. Ora un video ha bisogno di essere ottimizzato per ogni piattaforma, in base agli utenti e al pubblico che si vuole raggiungere. Si comincia con YouTube, poi si prosegue su Facebook, Twitter e potenzialmente anche su Vine e Tumbrl, aumentando così notevolmente le complicaioni nelle scelte di marketing.

 

(fonte: PrimaComunicazione)

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