Essere in grado di comunicare in maniera coerente coi valori del proprio brand – ogni candidato è un brand a tutti gli effetti – è essenziale per la qualità di una campagna di comunicazione politica.
Per capire meglio l’importanza di quanto appena ricordato possiamo analizzare la strategia di Donald Trump su social media, che merita un approfondimento in quanto rientra in un piano di comunicazione politica che si è dimostrando estremamente efficace per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi grazie alla scelta dei contenuti.
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Il miliardario di New York non ha speso milioni in TV perché non ne ha avuto bisogno: in TV ci è andato lo stesso. Ci è andato perché ha fatto notizia e i giornalisti vanno dove c’è la notizia. Twitter, Facebook e Instagram sono stati l’ufficio stampa dell’outsider di lusso Trump. Una narrazione ricca di “boutade”, “l’antipolitica” come bandiera, l’utilizzo magistrale dei social media da vera star del web sono gli ingredienti del successo.
Una caratteristica della comunicazione politica social di Donald Trump è stato lo spazio dato ai numeri, a quei risultati dei sondaggi che possono rivelarsi decisivi per fidelizzare il target e per dare un’idea chiara in tempo reale dei risultati della campagna.
Frequenti su Twitter soprattutto dopo i dibattiti televisivi, i post dedicati ai risultati dei sondaggi e delle consultazioni elettorali sono stati una costante anche nella strategia di Donald Trump su social media.
Ultimo aspetto interessante riguardante la comunicazione politica di Donald Trump su socail è stata la cura costante del profilo, che si evince dalla scelta di divulgare anche più di un contenuto al giorno (cosa che, anche nei casi di miglior gestione come quello di Hillary Clinton, non è stato visto nell’approccio degli altri candidati).
E’ stato un particolare senza dubbio importante, capace di mostrare come l’immediatezza dei social, che soprattutto grazie ai micro contenuti video ha eliminato ulteriormente i filtri tra candidati e target finale, ha rappresentato un mezzo basilare per una strategia di comunicazione politica come quella di Donald Trump, in cui ogni singola azione, dal contenuto social alla scelta di non presenziare a un dibattito televisivo, ha alle spalle un determinato obiettivo di notiziabilità.
Buon lavoro Donald. Resta sempre social!
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