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Dopo anni di sperimentazione, in Gazzetta ufficiale arriva il decreto che dà il via libera alla nuova carta d’identità elettronica per tutti: avrà un microprocessore per la memorizzazione delle informazioni utili alla verifica dell’identità e anche l’opzione sulla donazione degli organi.

Il 2016 porterà con sé una grande novità per tutti gli italiani: la nuova carta d’identità elettronica. Atteso ormai da lungo tempo e già in vigore in alcuni comuni come sperimentazione, il nuovo documento di riconoscimento sarà presto realtà in tutto il Paese. In Gazzetta ufficiale infatti è stato pubblicato il decreto che , approvato pochi giorni fa dopo essere stato approntato dal ministero dell’Interno insieme a quelli della Pubblica amministrazione e dell’Economia, indica le regole di emissione della nuova carta. La carta d’identità elettronica introduce numerose novità per il documento di riconoscimento. Oltre a dire addio al supporto cartaceo che verrà sostituito da un supporto fisico realizzato con le tecniche tipiche della produzione di carte valori, sul documento infatti è previsto un microprocessore per la memorizzazione delle informazioni necessarie per la verifica dell’identità del titolare, inclusi gli elementi biometrici, e un Pin che permetterà l’autenticazione in rete e il relativo accesso ai servizi online dedicati.

 

La Carta d’identità elettronica (Cie) vedrà anche la presenza delle impronte digitali, bambini esclusi, e la possibilità per i maggiorenni di indicare la volontà o meno di donare gli organi in caso di morte. La richiesta di rilascio del documento viene presentata dal cittadino all’ufficio anagrafico del Comune di residenza o al Consolato, se residenti all’estero. Saranno poi gli uffici preposti ad acquisire direttamente “dal richiedente gli elementi biometrici primari e secondari”. Il rilascio avverrà entro dei giorni lavorativi dalla richiesta.

Nessun problema per le carte di identità attualmente in uso che saranno valide fino a scadenza. Il rilascio delle carta d’identità elettronica infatti sarà graduale. Le tappe saranno fissate da una commissione ad hoc, la Commissione interministeriale permanente istituita al Viminale, che ha il compito di definire gli indirizzi strategici e il monitoraggio delle varie fasi del progetto. Sicuramente si partirà dai Comuni che hanno già emesso quelle che diventano le vecchie carte d’identità elettroniche, poi man mano tutti gli altri.

 

(Fonte: fanpage.it)

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