Parrucchieri e pompieri, tecnici ospedalieri e informatici, soldati e spin doctor: ecco chi non dorme la notte e chi vive con poche responsabilità e pochi pensieri
I fattori di stress sul lavoro possono essere tanti: scadenze e rivalità eccessivamente opprimenti, lunghe trasferte e ancor più lunghe giornate, livelli molto alti (ma anche molto bassi) di responsabilità e competitività, grandi sforzi fisici e anche veri e propri rischi per la propria incolumità. Il portale americano CareerCast ha provato a metterli in fila per determinare la classifica dei lavori più stressanti, e di quelli più rilassanti, del 2016.
La professione più dura risulta essere quella militare, e delle forze dell’ordine in generale. Con un punteggio di 84 (e un salario medio annuo di 28mila dollari) il soldato scalza il pompiere, che era invece arrivato in cima alla classifica l’anno precedente. I vigili del fuoco sono ora secondi (con 60 punti e 45mila dollari), e la terza piazza è occupata dai piloti di linea (anch’essi a quota 50 ma con uno stipendio che lievita invece sopra i 100mila dollari) e dal loro carico di chilometri e obblighi.
Ai piedi del podio si posizionano le forze di polizia (con 53 punti, 58mila dollari e in salita di una posizione rispetto a 12 mesi fa), mentre passando a mestieri in cui scende drasticamente il rischio fisico ma che mettono ugualmente a dura prova nervi e facoltà mentali ci sono il coordinatore di eventi (49 punti, 46mila dollari), l’esperto di pubbliche relazioni (48 punti, 55mila dollari) e il dirigente d’azienda (47 punti, 102mila dollari), tutti continuamente esposti a situazioni critiche e delicate.
Chiudono infine la classifica conduttori o giornalisti (47 punti e una paga che oscilla tra i 29 e i 37mila dollari), divisi tra dirette infinite e turni anomali, e i tassisti (46 punti e 23mila dollari), costantemente immersi nel traffico nelle ore diurne ed esposti a possibili aggressioni e rapine in quelle notturne. Escono invece dalla classifica annuale gli attori (sesti nel 2015) e i fotografi (noni), sempre pronti a fare la valigia e quasi sempre mal retribuiti per le loro prestazioni.
Non per tutti però l’anno comincerà in salita. Tra le 200 differenti forme di impiego analizzate a quanto pare i più rilassanti saranno gli analisti della sicurezza informatica. A meno che non si tratti di tecnici dei servizi segreti o coinvolti in casi di spionaggio industriale, il ruolo appare infatti tra i più stabili, con una piatta routine da meno di 4 punti ma da ben 88mila dollari in media nel portafogli.
Poco peggio fanno tecnici ospedalieri specializzati (secondi a 62mila dollari) e professori universitari (con 7 punti e 70mila dollari di stipendio annuale). Il parrucchiere invece, che primeggiava l’anno passato, si trova tagliato fuori dalla vetta e si ferma al quarto posto, totalizzando 7 punti e 23mila dollari di media, seguito a ruota dai tecnici di laboratorio non specializzati (deputati a tenere in ordine archivi o condurre analisi, con 8 punti e oltre 30mila dollari).
I più stressati tra i meno stressati sono invece i gioiellieri, complici i tempi bui della crisi (9 punti, 36mila dollari), audiologi e dietologi (10 punti e 56mila dollari), che non sentono suonare campanelli d’allarme particolari, e i librai e bibliotecari (a pari merito), immersi nella pace silenziosa di volumi ordinati e cellulosa. Sarti e guidatori di muletti sono invece stati scalzati dalla graduatoria della calma rispetto al 2015. Hakuna matata.
(Fonte: Wired.iT)
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