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In un Paese in cui è sempre più difficile trovare lavoro, sia esso stabile oa tempo, c’è una professione che avanza a suon di like e recensioni: quella dell’influencer.
In base ai dati de Il Sole 24 ore, infatti, circa 350mila persone in Italia possono essere considerate influencer e content creator professionisti, inglobati in una scala di valori che parte dai cosiddetti nano influencer per raggiungere le vette con le celebrity.

Un campo professionale che crea anche un indotto di altri 150mila posti di lavoro, dai social media manager, alle agenzie di talent fino ai centri media, per arrivare allo staff marketing dei marchi che contattano queste persone per sponsorizzare i loro prodotti. Un settore definito “l’industria degli influencer” dalla società di strategia e comunicazione digitale DeRev, il cui valore solo in Italia era di circa 280 milioni di euro nel 2021, con una crescita del 15% rispetto all’anno precedente.
E se nel 2021 un post poteva essere pagato fino a 60mila euro, nel 2022 un video su YouTube ne può valere anche 80mila. Lo rivela l’ultimo report della DeRev, secondo cui questo mercato è cresciuto del 20% nel 2022.
Su quali piattaforme si guadagna di più? Senza dubbio su YouTube, dove i compensi per i creator sono aumentati del 60%, seguito da Instagram con un aumento del 33% e TikTok dove l’aumento è stato del 22 %, mentre a causa del calo delle prestazioni generali della piattaforma, su Facebook i compensi sono scesi del 35%.
I temi che riscuotono più successo sulle varie piattaforme rispecchiano da sempre i gusti degli italiani: la moda, il cibo ei viaggi, ma stanno anche crescendo i contenuti relativi all’economia e alla finanza, come il crowdfunding oi consigli su come creare delle startup. Inoltre, l’influencer marketing sta già migrando verso il metaverso, in cui stanno nascendo i cosiddetti virtual influencer, che utilizzare il proprio avatar per parlare direttamente al pubblico e creare un coinvolgimento sempre più alla realtà vicino.
Quanto guadagnano gli influencer ei content creator? Il tariffario o listino, redatto da DeRev, si basa sulla classificazione degli o delle influencer sulla base di tre fattori analitici: il numero di follower, l’engagement rate (cioè la capacità di coinvolgimento del pubblico) e il tasso di conversione, un parametro che indica la percentuale degli utenti che eseguono una specifica azione indicata come obiettivo della campagna dall’inserimento. Partendo da questi tre fattori, DeRev ha stilato un range di compenso medio in cui un o una influencer oscilla, in base alla complessità del contenuto richiesto, del suo grado di autorevolezza presso il proprio pubblico e del settore in cui opera. Il listino tiene anche in considerazione come cambia la professione, e quindi il compenso, sulla base della piattaforma utilizzata,
Partendo proprio da Facebook, il listino di DeRev mostra come un creator guadagna circa il 35% in meno rispetto al 2021, dove l’influencer marketing sopravvive se legato alle community verticali e alle celebrity. Su Facebook, se in media nel 2021 un singolo post era valutato fino a 15mila euro, quest’anno si arriva a non più di 5.000.
Al contrario, su YouTube si è registrato un aumento dei compensi del 60% rispetto all’anno scorso. Per esempio una menzione di 60 secondi in un video (quindi non un video dedicato) da parte di uno youtuber nella fascia mega influencer (da 500mila a 1 milione di follower) o celebrity (oltre 1 milione di follower) arriva a costare 15mila euro. Da un punto di vista commerciale, quindi, 50mila follower su YouTube valgono più di 1 milione di follower su Facebook.
Una crescita, anche se inferiore, che è stata registrata anche su Instagram e TikTok, dove i compensi sono aumentati rispettivamente del 33% e del 22%. In questo caso, il compenso per post per un mega influencer o una celebrity tra i 6.500 euro ei 75 mila. Su Instagram i creator totalizzano raggiungere e coinvolgere minori di TikTok, ma di maggiore qualità. Mentre su TikTok si adattano mediamente numeri più alti, che tuttavia non si trasformano in conversioni o concrete azioni da parte degli utenti.

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